Nvidia ha presentato ufficialmente le schede video con tecnologia Turing GeForce RTX 2080 Ti, GeForce RTX 2080 e GeForce RTX 2070 all’evento #BeForTheGame in apertura della Gamescom di Colonia. La 2060 probabilmente arriverà più avanti nel corso di quest’anno.
Le nuove schede sono prenotabili sin da subito in versione Founders Edition sul sito di Nvidia con spedizione prevista per il 20 settembre. Costano rispettivamente 1279 euro nel caso della RTX 2080 Ti, 869 euro in quello della RTX 2080 e 649 euro per la RTX 2070. In vendita c’è anche l’NVLink Bridge in versione a tre o quattro slot a 85,99 euro, compatibile solo con GeForce RTX 2080 Ti e RTX 2080. Si tratta di un nuovo tipo di Bridge SLI per mettere in comunicazione due schede e condividere le loro risorse, comportandosi come un’unica “super scheda”. NVLink assicura, rispetto ai vecchi Bridge SLI, una banda molto più grande.
La GeForce RTX 2080 Ti si presenta con la potenza di 4352 CUDA core, 11 GB di memoria GDDR6 a 14 Gbps e un bus di memoria a 352 bit. Le specifiche di riferimento riportano un clock di base pari a 1350 MHz con boost fino a 1545 MHz (1635MHz nel caso della Founders Edition). La scheda necessita di due connettori di alimentazione PCIe ausiliari a 8 pin. Per quanto riguarda le uscite video la scheda dispone di una DisplayPort 1.4a, una HDMI 2.0b e una USB Type C funzionale al supporto dei futuri visori VR aderenti allo standard VirtualLink. Queste uscite sono comuni a tutte e tre i modelli.
La GeForce RTX 2080 dispone invece di 2944 CUDA core, 8 GB di memoria GDDR6 a 14 Gbps e ha un bus di memori a 256 bit. La Founders Edition opera a 1515 / 1800 MHz, mentre le specifiche di riferimento sono 1515 / 1710 MHz. La scheda sfrutta due connettori di alimentazione, uno ad 8 pin ed uno a 6.
La GeForce RTX 2070 possiede invece 2304 CUDA core e 8 GB di memoria GDDR6 a 14 Gbps su bus a 256 bit. La Founders Edition lavora a 1410 / 1710 MHz. Le specifiche di riferimento sono invece di 1410 / 1620 MHz. Purtroppo non è prevista la possibilità di unire due schede con bridge NVLink.
La nuova architettura Turing
la novità principale dell’architettura Turing, sulla quale si basano le nuove schede, sono gli RT core dedicati al ray tracing in tempo reale. Nvidia si aspetta infatti che gli sviluppatori di giochi adottino progressivamente un rendering ibrido (hybrid rendering), che combina il ray tracing con la rasterizzazione per ottenere contenuti in movimento dall’aspetto sempre più vicini alla realtà, giungendo al cosiddetto fotorealismo.
I Ray Tracing core servono proprio a gestire i carichi del ray tracing in modo efficiente, garantendo prestazioni senza precedenti, con l’aiuto anche dei Tensor core che si occupano di operazioni quali il denoising tramite intelligenza artificiale ma anche del Deep Learning Super-Sampling (DLSS), una tecnologia che applica deep learning e AI alle tecniche di rendering, portando a oggetti renderizzati nei giochi con bordi più uniformi e meno scalettati. Praticamente un AA (anti-aliasing) basato sull’AI.
Le punte di diamante della nuova architettura sono NGX, un framework per la grafica neurale che integra l’AI nella pipeline grafica permettendo agli algoritmi AI di migliorare le immagini finali e la loro generazione, e il Turing SM, una tecnologia di shading a tasso variabile che permette agli shader di concentrare la potenza di calcolo sulle aree ricche di dettagli, aumentando le prestazioni complessive.
Grazie alla nuova architettura Turing, Nvidia promette prestazioni 2 volte maggiori rispetto alla serie precedente e la possibilità di giocare in 4K HD a 60 fps persino sui giochi più esigenti.