Luis Sépulveda, scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta e regista cileno, noto soprattutto per essere l’autore del racconto per bambini Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, lascia la famiglia e milioni di fan in tutto il mondo.
È morto all’ospedale di Oviedo, in Spagna, l’autore di uno dei racconti che ha fatto l’infanzia di milioni di persone in tutto il mondo. Era stato ricoverato a fine febbraio per aver contratto il COVID-19 e ieri è arrivata la notizia che non ce l’ha fatta, lasciando la moglie Carmen e i figli all’età di 70 anni.
Sépulveda, come già detto, è particolarmente noto per essere l’autore del libro per ragazzi Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, pubblicato per la prima volta nel 1996 e da cui è stato tratto un lungometraggio nel 1998 dal titolo La gabbianella e il gatto. Esordisce però molto prima, nel 1989 con il suo primo romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, pubblicato prima in Spagna e poi in Italia nel 1993. Sépulveda inizia a scrive in realtà fin da giovane, a 15 anni e ha incantato negli anni diverse generazioni con decine di storie.
È stato un grande attivista e un grande scrittore, amante della narrativa, guerrigliero e viaggiatore. Salutiamo il poeta che è volato via come la sua gabbianella e continuerà a vivere, come tanti altri, nelle sue storie.
<<Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. Nella vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Senti la pioggia. Apri le ali>> miagoló Zorba.