Una serie Disney che non è targata Disney, così potrebbe essere definita Julie and the Phantoms, la serie Netflix approdata sulla piattaforma di streaming lo scorso 10 settembre, ottenendo in poco tempo un grande successo. La serie infatti, indirizzata principalmente ad un pubblico giovane, è stata però apprezzata anche dai meno giovani. Tutti hanno amato la serie che alla regia ha niente di meno che Kenny Ortega.
Kenny Ortega è il regista e coreografo di diversi successi della Disney come la triade di High School Musical e Discendants, questo è uno dei motivi per cui si può associare la serie Netflix erroneamente alla Casa di Topolino. Un altro motivo è l’atmosfera magica e leggera della serie che ricorda molto quella dei film che hanno reso famoso e conosciuto il regista.
In questo articolo, parliamo della serie e del suo futuro, sulla base delle informazioni finora condivise.
JULIE AND THE PHANTOMS: LA SERIE
Julie and the Phantoms è una serie musical del 2020 prodotta da Netflix composta da 9 episodi, creata da Dan Cross e David Hoge e, come già anticipato, diretta dal regista e coreografo Kenny Ortega. Si ispira ad un’altra serie televisiva brasiliana di Nickelodeon Julie – Il segreto della musica andata in onda in Brasile nel 2011 e in Italia nel 2012.
JULIE AND THE PHANTOMS: LA TRAMA
Julie and the Phantoms narra la storia di Julie, una ragazza di sedici anni che dopo la morte della madre non riesce più a cantare e suonare. La scomparsa dell’amata madre rischia di minare i suoi sogni e di allontanarla dalla sua passione: la musica. Saranno tre fantasmi, Luke, Alex e Reggie, tre diciassettenni morti nel 1995 appartenenti ad una band, i Sunset Curve, ad aiutarla a ritrovare la forza per superare il suo lutto e tornare a fare musica. Non solo, i tre fantasmi anni 90 si cacceranno nei guai e Julie dovrà aiutarli a risolverli.
JULIE AND THE PHANTOMS: LE DIFFERENZE
Come già detto, Julie and the Phantoms si ispira ad un’altra serie televisiva nel network brasiliano Nicklodeon, arrivata anche in Italia con il titolo Julie – Il segreto della musica. Ovviamente la serie Netflix differisce per alcuni aspetti dalla serie d’ispirazione, vediamo di fare una sintesi di quali.
I NOMI DEI PERSONAGGI E DELLA BAND
Una delle prime e più evidenti differenze sta nei nomi dei personaggi che, per ovvie ragioni, cambiano da una versione all’altra.
I tre fantasmi passano dal chiamarsi, nella versione originale, Daniel Castellamari, Martin Novac e Félix Patter a Luke Patterson, Alex e Reggie in quella nuova, rispettivamente interpretati da Charlie Gillespie, Owen Patrick Joyner e Jeremy Shada. Luke è l’unico di cui conosciamo il cognome, quello di Alex e Reggie è uno dei misteri della serie. I tre ragazzi fanno parte di una band che, nella versione originale è degli anni 80 e si chiama Apolo81, in quella nuova è degli anni 90 e prende il nome di Sunset Curve (Ditelo agli amici!).
La protagonista Julie, interpretata da Madison Reyes, cambia cognome da Diaz a Molina e cambia anche il nome del fratello minore (Sonny Bustamante), da Pedro a Carlos. In alcune interviste, il regista Kenny Ortega ha rivelato che, con i nomi di Luke e Carlos, ha voluto omaggiare l’attore Cameron Boyce prematuramente scomparso nel 2019 dando ai due personaggi della serie il nome di due dei personaggi interpretati dall’attore, in Descendants e nella serie Jessie.
La migliore amica del protagonista, la rivale e il ragazzo per cui ha una cotta passano dai nomi di Biatriz, Thalita e Nicolas a Flynn, Carrie e Nick, interpretati da Jadah Marie, Savannah Lee May e Sacha Carlson.
Inoltre Julie e i tre fantasmi formano una band che porta il nome della serie nella versione del 2020, ovvero Julie and The Phantoms (Ditelo agli amici!); mentre nella versione originale si chiama Os Insòlitos.
I motivi del cambio dei nomi sarà sicuramente chiaro a tutti, perciò non c’è bisogno di una spiegazione, andiamo dunque avanti.
PERSONAGGI CHE NON COMPAIONO (PER ORA)
Un’altra differenza tra la serie del 2011 e quella del 2020 è che in quella targata Netflix alcuni, tra i personaggi principali, non compaiono, almeno per il momento. In particolare, a non essere comparso nella nuova serie è il personaggio di Fabio, il bullo della scuola nonché migliore amico di Nicolas che si prende una cotta per Biatriz. Il ragazzo in questione non c’è in Julie and the Phantoms, ma è possibile che farà il suo ingresso nella seconda stagione di cui parleremo più avanti.
Nella nuova versione c’è un personaggio nuovo, Willie, interpretato da BooBoo Stewart (già visto in Descendants e Twilight), uno skater che diventerà l’interesse amoroso di Alex.
IL VILLAIN
Come in tutte le storie, anche in Julie and the Phantoms c’è un villain. Nella versione originale si chiamava Demetrius, un poliziotto fantasma che cerca in tutti i modi di far sciogliere la band di Julie e i tre fantasmi, pare che in vita fosse un cantante senza successo.
Nella versione di Netflix, il villain si chiama Caleb ed è interpretato da Cheyenne Jackson (l’Ade di Descendants 3), è il proprietario di un Ghost Club che ugualmente alla sua controparte brasiliana, ma per ragioni diverse (a voi scoprirle guardando la serie), cercherà di dividere Julie dai tre ragazzi.
JULIE AND THE PHANTOMS: CANZONI E COREOGRAFIE
Lo si è già detto, Julie and the Phantoms è una serie Musical e come tale è ricca di canzoni pop e rock. La soundtrack della prima stagione è composta da 15 brani che vanno dal pop al rock, omaggiando attraverso le coreografie anche il K-Pop. È quest’ultimo il caso dei brani Wow e All Eyes On Me cantati da Savannah Lee May nel suo ruolo di Carrie, leader dalla girl band Dirty Candy nella serie, che si esibisce con una coreografia e dei costumi che ricordano molto le girl band del K-Pop.
Una canzone della colonna sonora inoltre è stata aggiunta per caso, si tratta di Perfect Harmony cantata da Medison Reyes e Charlie Gillespie, i Julie e Luke della serie. Il brano infatti non era originariamente previsto, è stato scritto dai due attori quasi per gioco ma Kenny Ortega lo ha apprezzato tanto da inserirlo nella serie. I due protagonisti ballano sulle note della canzone con una coreografia e un look che ricorda molto (almeno a me lo ha ricordato) il film Dirty Dancing di cui il regista è stato coreografo nel lontano 1987 (guardate e poi diteci se Julie e Luke non vi ricordano Baby e Johnny).
Insomma Julie and Phantoms è un’esplosione di colori, balli e musica che proiettano chi conosce High School Musical indietro nel tempo e porta chi non conosce i film ad avvicinarsi al genere. Intrattiene, strappa una risata e fa versare anche qualche lacrima, infatti è impossibile non piangere con la canzone Unsaid Emily e per la storia che c’è dietro, sapientemente costruita con scene delicate ma di forte impatto emotivo (guardate anche solo il video della canzone tratto dall’episodio e poi diteci se non avete pianto).
JULIE AND THE PHANTOMS: SECONDA STAGIONE E ANTICIPAZIONI
Julie and the Phantoms è uscito sulla piattaforma di Netflix il 10 settembre 2020, per ora non è stata ancora ufficializzata la seconda stagione ma il grande successo che ha ottenuto presso il pubblico fa ben sperare. Non solo ma la serie ha un finale aperto e lascia con diverse faccende in sospeso (avete capito il riferimento?), una di queste è stata già accennata e riguarda i cognomi di due dei ragazzi fantasma Alex e Reggie.
Infatti, mentre di Luke scopriamo qualcosa del suo passato, degli altri due resta il mistero. Altri misteri riguardano il legame dei tre fantasmi con la madre di Julie, quello con il padre di Carrie e molto altro. Insomma non vogliamo fare spoiler, se siete curiosi aprite Netflix e guardate la serie.
Per quanto riguarda le anticipazioni, al momento non ce ne sono di rilevanti, solo alcune informazioni che gli attori interpreti di Julie, Luke e Alex si sono lasciati sfuggire in qualche intervista.
Ebbene sì, Madison Reyes, Charlie Gillespie e Owen Patrick Joyner hanno fatto la fine di Tom Holland e Mark Ruffalo dell’MCU, rivelando informazioni di cui non avrebbero dovuto parlare. Queste riguardano ad esempio il fatto che Luke potrebbe avere l’ADHD o essere nello spettro autistico, che lui e Alex sono stati insieme in passato e che forse la morte dei ragazzi non è stata accidentale. Dettagli abbastanza succosi per chi ha visto la serie e che forse sarebbero dovuti essere rivelati in futuro nelle prossime stagioni, la cui rivelazione ha fatto storcere il naso ai produttori, in primis Kenny Ortega per nulla contento.
IN CONCLUSIONE
Per concludere, Julie and the Phantoms è una serie pensata per i ragazzi ma capace di farsi apprezzare da tutti per la sua leggerezza e al tempo stesso la sua profondità. 9 episodi che si guardano con molto piacere.
Se l’articolo vi è piaciuto fatecelo sapere nei commenti e se avete visto la serie, diteci se anche voi l’avete apprezzata e siete in fantasmagorica attesa dell’annuncio della seconda.