Abbiamo concluso il precedente articolo sulle prime due puntate di Loki dicendo che “Con Loki tutto è possibile” ed è proprio così.
Il 23 Marzo è stata resa disponibile su Disney+ la 3° puntata della serie dedicata al Dio degli Inganni. Abbiamo parlato di alcune teorie e fatto alcune osservazioni in base agli eventi accaduti nelle prime due puntate. Abbiamo parlato della TVA, dei suoi dipendenti, di Mobius, della nuova versione di Loki e di molto altro.
La terza puntata ha portato a delle conferme e a delle confutazioni così come a nuove osservazioni. In questo articolo, faremo un resoconto di ciò che è successo e delle conseguenti rivelazioni.
Attenzione Spoiler! Se non avete visto la puntata, continuate la lettura a vostro rischio e pericolo.
LAMENTIS
“Lamentis” è il titolo del terzo episodio della serie e il nome del pianeta su cui finiscono Loki e la Variante dopo essere fuggiti dalla TVA.
È il 2077, l’anno di un’apocalisse che porterà alla distruzione dell’intero pianeta e alla morte di tutti i suoi abitanti. Il Dio degli Inganni e la sua variante sono bloccati lì e devono trovare un modo per ricaricare il timepad, usato per la fuga e scaricatosi, e andarsene prima della fine di quel mondo.
Durante la fuga fatte alcune rivelazioni. Vediamo quali.
SYLVIE
Nelle articolo di resoconto delle prime due puntate, abbiamo parlato delle teorie che giravano intorno all’identità della Variante. La misteriosa variante poteva essere Lady Loki, Amora l’incantarice, Sylvie Lushton (la seconda incantatrice) o un personaggio nuovo nato dalla fusione di uno o più questi personaggi.
È difficile infatti collocare la variante in uno di questi personaggi perché, come è ovvio che sia, i background non coincidono. L’aspetto fisico fa pensare all’incantatrice ma il fatto che si tratti di una variante di Loki invece, fa pensare che si tratti di Lady Loki.
In base agli eventi della terza puntata sembra però che si tratti di un personaggio nuovo e abbiamo la conferma del nome che, come avevano spoilerato gli end credits, è Sylvie.
Nella terza puntata infatti, la variante afferma di non essere più Loki e di chiamarsi Sylvie, di aver cambiato nome perché voleva discostarsi dall’immagine del Dio degli Inganni. In effetti, e lo afferma più volte anche Loki, a volte non sembra un Loki, si comporta in modo diverso. Ad esempio lei usa la forza bruta laddove Loki invece usa la diplomazia.
Sylvie: E non chiamarmi variante.
Loki: Scusa ma non intendo chiamare una mia fotocopia sbiadita Loki.
Sylvie: Bene perché non è più ciò che sono. Sono Sylvie adesso.
Loki: Oh hai cambiato nome. Geniale
Sylvie: Si chiama Alias.
Loki: Non è molto alla Loki.
Sylvie: Sì, esattamente cosa rende Loki un Loki?
Loki: Indipendenza, Autorità, Stile.
– Loki Episodio 3 “Lamentis“
Nonostante la conferma del nome e l’affermazione di Sylvie sul fatto che lei non è più Loki, i dubbi sul suo conto permangono. Si sa ancora poco sulla sua storia e lei stessa rivela molto poco.
MAGIA E FUOCHI D’ARTIFICIO
Per fuggire dal pianeta e salvarsi, Sylvie e Loki salgono su un treno diretto verso la loro unica possibilità: una navicella di evacuazione in partenza.
Durante il viaggio, le due varianti hanno occasione di parlare e noi otteniamo alcune informazioni.
Loki e Sylvie parlano della magia. Il Dio degli Inganni rivela di essere stato istruito dalla madre Frigga che ricorda con evidente nostalgia e amore. La descrive come “il genere di persona che volevi credesse in te”. Racconta che era solita fare piccoli incantesimi per lui da bambino, come far apparire dei fuochi d’artificio sull’acqua o trasformare una foglia in una rana, e che gli ripeteva sempre che un giorno anche lui sarebbe stato capace di farli perché lui poteva fare tutto.
Qui scopriamo che Sylvie ha sempre saputo di essere stata adottata, al contrario di Loki che lo ha saputo solo dopo, che non ricorda quasi per niente sua madre, ha imparato a incantare le persone da sola e che è da tutta la vita che scappa dalla TVA.
Queste sono le uniche informazioni che apprendiamo su di lei. Infatti mentre Loki rivela consistenti parti del suo passato, Sylvie è riservata e condivide molto poco. Se ne accorge lui stesso, “Lo sai, sento di averti raccontato molte cose su di me ma io so molto poco su di te” afferma il Dio mentre insieme si dirigono verso il treno che li porterà alla navetta di salvataggio.
UN’PO DI ENTRAMBI
Che Loki è gender fluid, i fan lo sapevano già. Gender fluid è colui/lei che non si identifica in una sola delle due categorie di genere principali, ovvero maschio o femmina, ma in entrambi. Nei fumetti, il Dio degli inganni è sempre stato un mutaforma, ha cambiato aspetto varie volte, passando dal genere maschile al femminile e viceversa. Dal 2010 alcuni archi narrativi hanno canonizzato il suo essere gender fluid.
Nel MCU, almeno per quanto riguarda i film, questo aspetto non era mai stato discusso, né confermato né smentito. La conferma arriva con la serie Disney+ ma ancor prima con il libro di Mackenzie Lee Loki: Il Giovane Dio dell’Inganno. Ne abbiamo parlato anche nell’altro articolo a proposito del suo rapporto con Amora l’Incantatrice.
Leggete qui cosa dice il Dio nel libro a proposito della sua appartenenza ad un genere. Ricordiamo che il libro è canon nel MCU e gli eventi narrati si innestano nella timeline prima di quelli del film Thor.
Nella serie, la fluidità di genere di Loki è rivelata nei titoli di coda dove viene mostrato il file personale del Dio.
La serie di Disney+ non conferma solo la sua fluidità di genere ma anche il suo orientamento sessuale. Durante il loro viaggio in treno, Loki e Sylvie non parlano solo di magia ma anche di amore.
“L’amore è un pugnale, un’arma che può essere impiegata da lontana o da vicino, può vederci la tua immagine, è bellissima, finché non ti fa sanguinare. Ma alla fine, quando cerchi raggiungerlo…” dice Loki, “Non è reale” conclude Sylvie.
Alla domanda della variante se c’è stato qualcuno nella sua vita, qualche principessa o principe, il Dio risponde “Un po’ di entrambi”.
Loki dunque è il primo personaggio gender fluid e bisessuale confermato del MCU.
EDONISMO E FESTEGGIAMENTI PER LOKI
Nell’episodio 2 “La Variante” abbiamo avuto la possibilità di sentir parlare Loki in latino, nell’episodio 3 lo sentiamo cantare in norvegese antico.
Il Dio infatti, durante il viaggio in treno, si lascia andare a canti e festeggiamenti. In quest’occasione, canta una canzone scritta appositamente per la serie metà inglese e metà norvegese antico.
Qui sotto il testo:
Tom Hiddleston dà ancora una volta prova del suo talento non solo nella recitazione ma anche nel canto ma che era perfetto lo sapevamo già.
Comunque, Loki canta e balla sotto lo sguardo sorpreso di Sylvie e dopo aver bevuto un bicchiere di vino, lo scaglia a terra gridando “Un altro!” come Thor nel primo film alla caffetteria con Selvig, Darcy e Jane.
Ricordiamo che per loro quel gesto è un simbolo di rispetto, vuol dire che ciò che è stato consumato è stato di gradimento. Un comportamento da vero vichingo ma soprattutto da vero edonista, come si definisce lui stesso.
SONO TUTTI VARIANTI
Nel precedente articolo sui primi due episodi di Loki, abbiamo parlato della TVA e dei suoi dipendenti. Abbiamo parlato di come loro non sembrano avere conoscenze basilari o di come appaiono freddi nei confronti dei sentimenti umani. Abbiamo fatto l’esempio di Casey del primo episodio che non sapeva cosa fosse un pesce e dei membri della squadra di Mobius, i Minutemen, che nel secondo si sono dimostrati indifferenti e freddi con le persone spaventate durante l’apocalisse del 2050.
Nei primi episodi ci viene spiegato che la TVA e tutti i suoi dipendenti sono stati creati dai tre custodi. Ciò spiegherebbe perché sono così dediti al lavoro, conoscano solo quello e non sembrano interessanti a nient’altro.
Tuttavia, Mobius appare diverso. Dai primi due episodi, si apprende che ha degli interessi quali la bevanda degli anni 90 Josta Soda e le moto d’acqua. Inoltre è più sensibile ai sentimenti e agli stati d’animo delle persone. Insomma, in poche parole sembra più il umano di tutti i dipendenti visti fino ad ora.
Nel terzo episodio viene fatta una rivelazione che cambia le carte in tavola. A quanto pare, non è vero che i dipendenti della TVA sono stati creati dai tre custodi, sono tutte varianti a cui sono stati soppressi i ricordi e non lo sanno. A dirlo è Sylvie ad un sorpreso Loki.
Se tutto ciò è vero, hanno più senso le risposte vaghe e le frasi standard da propaganda con cui Mobius rispondeva alle domande di Loki nell’episodio 2 a proposito della TVA. Sembravano proprio frasi inculcate da lavaggio del cervello.
Ad ogni modo, come è possibile che gli impiegati della TVA siano tutte varianti?
Stando a quello che ha detto Miss Minute sui tre custodi, ovvero che loro hanno unificato tutte le linee temporali alternative in un’unica sacra linea temporale, è plausibile pensare che nel farlo abbiamo prelevato tutte le varianti e le abbiamo trasformate in burattini per i loro scopi, privandoli del loro passato e in alcuni casi della loro umanità.
In qualunque modo stiano le cose, sarà interessante vedere la reazione di Mobius. Lui lo sa? Oppure, è come tutti all’oscuro di tutto?
PER CONCLUDERE
“Lamentis” è un’altra puntata che aggiunge domande e accresce la curiosità. Secondo Tom Hiddleston, dal quarto episodio ci sarà un’importante svolta, staremo a vedere.
Intanto, una featurette condivisa dall’account ufficiale ci preannuncia qualcosa sul nuovo episodio, pare che scopriremo qualcosa di più sul passato di Sylvie.