Tempo fa nella nostra rubrica delle pillole, avevamo parlato della saga di Star Wars, accostandola ad una riflessione filosofica che aveva come oggetto la principale contrapposizione che la caratterizza, quella tra Jedi e Sith che, come avevamo visto, avevano molto in comune con gli Stoici e gli Epicurei (qui il link all’articolo). In questo nuovo articolo facciamo un’altra riflessione, questa volta di carattere più antropologico, che ha per oggetto la Forza.
La Forza, come lo stesso Obi-Wan Kenobi spiega ad un giovane Luke Skywalker nel primo film della trilogia classica Una Nuova Speranza, è “quella cosa che da ai Jedi la possanza, è un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia”. Essa è sostanzialmente un’entità che vive in tutte le cose e le controlla. Nel nostro articolo filosofico, avevamo visto come il concetto di Forza fosse molto simile a quello di lògos, il principio attivo che compenetra, organizza e trasforma perennemente il mondo per gli Stoici, che permette loro, così come ai Jedi, di essere impassibili.
Il concetto di Forza però ha una definizione molto simile anche a quello più antropologico di Mana. Ogni videogiocatore che si rispetti avrà sentito questa parola decine se non migliaia di volte. In ambito video ludico il Mana è infatti l’energia magica che il proprio personaggio utilizza per lanciare incantesimi o attivare particolari abilità. Alcuni Videogiochi che adottano questa meccanica sono ad esempio la serie Diablo e il suo clone gratuito Path Of Exile, World Of Warcraft, la serie di The Elder Scrolls (dove viene chiamata “Magicka”), insomma qualsiasi videogioco di ruolo che si rispetti. Spesso viene rappresentata nell’interfaccia del videogioco con un’ampolla riempita con un liquido blu, una barra verticale o orizzontale oppure sotto forma di punteggio numerico.
Il termine è stato discusso in un saggio sulla magia pubblicato nel 1903 e scritto da Henri Hubert e Marcel Mauss, due antropologi ed etnologici francesi. Esso rientra in uno dei tanti e ampi campi di studio dell’antropologia, quello delle credenze magico-religiose. Di origine malinesiana e polinesiana, il Mana consiste in un’energia o potere impersonale che pervade luoghi, persone e cose, che può caricarsi di valore positivo o negativo, conferire prestigio o rendere tabù. Per i due studiosi il Mana è un esempio di rappresentazione e coscienza collettiva, ovvero un modo di sentire o una credenza comune ai membri di una società o cultura. Da questa definizione dovrebbe essere chiaro il nesso con il concetto starwarsiano della Forza.
Mana e Forza sono entrambe un qualcosa che pervade il mondo, in ogni sua forma, lo controlla e lo anima. Un modo di sentire, una credenza comune a tutti gli appartenenti di un gruppo come i Jedi e i Sith. Può essere positivo come nel caso dei Jedi che generalmente usano la Forza per “fare del bene” e può conferire prestigio. Chi padroneggia il Mana o la Forza infatti è in un certo senso considerato virtuoso e dunque ha una certa importanza. I Jedi sono infatti considerati figure autorevoli, mitologiche, in tutta la Galassia. Non a caso, durante il periodo della Repubblica ricoprivano il ruolo di generali dell’esercito e di difensori della pace e della giustizia.
L’utilizzo del Mana o della Forza può essere tuttavia anche negativo, come nel caso dei Sith che usano la Forza per scopi personali o malevoli, e può creare dei tabù, ovvero delle proibizioni. Nella saga intergalattica questo è particolarmente vero per i Jedi che, ad esempio, non possono legarsi a nessuno, devono esercitarsi a “distaccarsi”, come dice lo stesso maestro Yoda ad un tormentato Anakin Skywalker nel terzo film della trilogia prequel La Vendetta dei Sith, o ancora non devono lasciarsi prendere dalle emozioni, al contrario devono controllarle proprio per mezzo della Forza e così via. Si parla infatti di un Lato Chiaro e un Lato Oscuro della Forza e la stessa dicotomia è presente nel Mana.
Per concludere, il concetto di Forza ideato da George Lucas può essere accostato non solo al Mana o al lògos, ma la sua nozione è molto simile a molte altre come, ad esempio, quella di Tao nel taoismo o quella del Ki delle dottrine di combattimento giapponesi e cinesi.
Il Ki, per esempio, è l’energia mistica usata dall’Iron Fist che come il Mana e la Forza scorre in ogni organismo vivente e può essere usata per fare del bene (in un episodio della cancellata serie tv Netflix Iron Fist Denny lo usa per guarire Coleen da una ferita quasi mortale) o del male (il Ki del pugno d’acciaio infatti è principalmente un’arma distruttiva).
Insomma le riflessioni che si possono fare sul tema sono infinite come la galassia lontana lontana. Spero che l’articolo vi sia piaciuto e che abbiate cominciato a padroneggiare il vostro Mana interiore.