Il 4 settembre è uscito il nuovo film live action di Mulan, diretto da Niki Caro, e disponibile solo sulla piattaforma Disney+ tramite l’accesso VIP di 22€. Una scelta che ha portato i fan a dividersi tra chi la considera giusta, perché la cifra corrisponde al prezzo di un biglietto per il cinema di una famiglia e chi invece ritiene che il prezzo sia troppo alto o eccessivo da aggiungere al costo complessivo dell’abbonamento.
Noi di Life is Nerd lo abbiamo visto e in questo articolo riportiamo la nostra impressione su questo nuovo live action Disney. Procediamo con ordine.
LA STORIA
Il live action riprende la storia dell’omonimo classico animato del 1998. Mulan, nel film interpretata da Liu Yifei, prende il posto del padre malato dopo che l’imperatore ha emanato l’editto per cui un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi per difendere il Paese dall’attacco degli invasori. Il tutto in chiave più tradizionale per rispettare la leggenda.
LO STILE E LA COLONNA SONORA
Il film si presenta con uno stile diverso rispetto a quello degli altri live action. Il tono è molto più serio e meno fantasioso, intento a rispettare la cultura e la tradizione cinese per rendere il film il più realistico possibile. La colonna sonora, composta da Harry Gregson Williams, ha un forte impatto in quanto riprende le canzoni del film animato anche se solo in forma strumentale. Il brano Riflesso” in particolar modo si sente più volte e contribuisce a creare emozione e coinvolgimento. La versione inglese della canzone è cantata da Christina Aguilera, già interpretata nel cartone animato, mentre la versione cinese dall’attrice protagonista.
COSTUMI E PERSONAGGI
I costumi son ben fatti e realistici, molto simili a quelli del cartone come ad esempio l’armatura del generale Tung (interpretato da Donnie Yen) e il raffinato vestito di Mulan per l’incontro con la mezzana del villaggio. I personaggi del classico sono stati tutti inserirti, anche se riadattati. Li Shang viene sostituito da Chen Honghui, un soldato appartenente allo stesso battaglione di Mulan e impersonato da Yoson An. Cre-kee nel film viene messo in forma umana e con il nome di Grillo, un altro soldato interpretato da Jun Yu. Il drago Mushu nel live action diventa una fenice, simbolo della dualità cosmica che per i cinesi si identifica nello Yin e Yang.
Nuovi personaggi sono stati aggiunti come Hua Xiu, sorella di Mulan, impersonata da Susana Tang e Xiao Lang (interpretata da Gong Li), una strega in grado di cambiare forma grazie al Chi. Il Chi è una sorta di forza vitale interna responsabile dell’equilibrio tra corpo e mente di cui si era accennato in un precedente articolo (qui). Nel film compare inoltre in un piccolo ruolo Ming-Na Wen, l’attrice conosciuta per il ruolo di Melinda May in Agents of S.H.I.E.L.D.
LE CRITICHE
Il film è stato oggetto di molte critiche. Una di queste riguarda la mancanza delle canzoni all’interno di esso, la regista fin da subito ha specificato che non sarebbe stato un musical in quanto voleva rendere il film più realistico, anche perché in battaglia di certo non ci si mette a cantare, e ha cercato di onorare il cartone animato in ogni modo possibile tramite la colonna sonora. Un’altra critica è stata fatta per lo stile non conforme a quello magico e fiabesco disneyano e soprattutto per l’assenza della scena in cui Mulan si taglia i capelli.
La scena nel film animato è simbolica, in quanto il gesto indica la volontà di Mulan di tagliare con la tradizione che la vede solo come una donna di casa. Nel live action è stata sostituita con quella, altrettanto significativa, di Mulan che si scioglie i capelli sul campo di battaglia che simboleggia l’accettazione di sé stessa e di ciò che vuole essere, ovvero una guerriera.
Nel film live action, così come nel classico, si può trovare una certa sfumatura femminista, un’allusione al cosiddetto Girl Power, alla forza di ogni donna che può essere ciò che vuole e rompere quei vincoli che la tengono legata ad un suolo ruolo. Ciò non è sbagliato, tuttavia è possibile individuare un altro livello di lettura, soprattutto se si considera il potere del Chi. C’è chi si è lamentato della scelta di introdurre questo concetto quasi fosse un superpotere di cui la protagonista è dotata. In realtà, metaforicamente, si può intendere quel potere come la volontà e la forza presente in ogni persona, una potenzialità, un’abilità che per svariati motivi, per paura di essere giudicati come succede a Mulan, si tiene nascosta e che invece bisogna trovare il coraggio di tirare fuori e usare.
Per quanto riguarda lo stile, come si è già detto, la volontà della regista era quella di realizzare una versione più vicina alla leggenda di Mulan, quindi più realistica.
IN CONCLUSIONE
Mulan è un film complesso rispetto agli altri e di varie sfumature capace comunque di conquistare il pubblico di tutte le età e di spingere anche a riflettere. Il finale aperto getta le basi per un sequel e pare che ci sia la volontà di Disney di realizzarlo. Date le differenze tra film e cartone, si può ipotizzare che la storia del sequel sarà diversa da quella del seguito del classico animato. La relazione tra Mulan e Chen Honghui e il destino della guerriera tra le file dell’armata imperiale sono lasciate in sospeso e magari potrebbe essere approfondito il concetto di Chi.
Il detto dice “bene o male purché se ne parli”. Il live action di Mulan ha fatto parlare di sé in entrambi i sensi e pare che abbia portato ad un aumento delle iscrizioni alla piattaforma streaming di Topolino. Quale sarà il suo destino solo il tempo ce lo dirà.