#BACKGROUNDS FOR ALL: condividi le tue storie!

INTRODUZIONE

Carissimi lettori di Life is Nerd, la scorsa volta abbiamo parlato di come scrivere un background (potete recuperare l’articolo qui).  Oggi invece vi propongo una nuova rubrica interamente dedicata alle storie dei nostri amatissimi personaggi. Sotto questa categoria pubblicherò periodicamente dei backgrounds, scritti da me e dai miei amici. Potrete utilizzarli come fonte d’ispirazione per scrivere la storia dei vostri personaggi oppure leggerli per pura curiosità. Se anche voi avete scritto backgrounds interessanti e volete condividerli, vi invito a contattarmi. Sarò più che felice di pubblicarli per voi.

Ad ogni background sarà affiancata una breve descrizione iniziale che spiegherà chi è l’autore, come si chiama il protagonista, per quale gdr è stato usato, il livello di partenza teorico del personaggio, l’ambientazione utilizzata e la tipologia di narrazione (es. in prima persona o in terza persona). A questo punto non mi resta che partire con il nostro primo background.

DESCRIZIONE INIZIALE

  • Autore: Alfano Gianluca (me medesimo)
  • Protagonista: Artemis Moonridge
  • GDR: D&D
  • Livello di partenza teorico: 8
  • Ambientazione: Eberron
  • Narrazione: in prima persona (stile pagina di diario)

DAL DIARIO DI ARTEMIS MOONRIDGE…

Di solito non scrivo niente di diverso dagli appunti sulla prossima rovina da esplorare, ma dopo gli eventi di Bazek Mohl mi vedo costretto a farlo, prima che la morte decida di venire a prendermi. Direi di cominciare dal principio. Sono nato 26 anni fa, il trentunesimo giorno del dodicesimo mese dell’anno in un piccolo villaggio costiero nella regione di Droaam. Non ho mai conosciuto mio padre, so solo che sparì pochi giorni dopo la mia nascita. Crebbi insieme a mia madre fino ai 10 anni di età. Poco tempo dopo una terribile malattia la colpì: non avevo ne la forza ne i mezzi necessari per salvarla. Fui affidato a mio zio Faras, un vecchio bastardo alcolizzato che aveva perso una gamba durante una battuta di pesca in alto mare. Sono stati 5 anni d’inferno per me. Non ho ne gioito ne pianto quando lo hanno ammazzato di coltellate durante una rissa in taverna. Ha avuto quello che si meritava.

Dopo la sua morte non avevo più legami o catene che mi tenevano bloccato in quel villaggio. Una settimana dopo il suo funerale usai le poche monete che avevo per raggiungere la città di Greywall. Vestito di stracci, senza una dimora e con sole 5 monete di bronzo cosa pensate che abbia fatto? Esatto! É iniziata per me una vita all’insegna di furti e fughe rapide per sopravvivere. Un anno dopo ho ucciso per la prima volta nella mia vita. Ancora ricordo bene quella sera.

città fantasy sotto la pioggia

Pioveva e c’era un vento molto forte. Mentre tornavo al mio rifugio, dei rumori sospetti attirarono la mia attenzione. Un signore stava bastonando un ragazzo , che aveva qualche anno in meno a me, per aver tentato di borseggiarlo. Volevo andarmene e farmi i fatti miei, ma di fronte alla crudeltà di quell’individuo non sono riuscito a trattenermi. Gli sono corso incontro accoltellandolo al fianco. Pochi istanti dopo l’uomo si appoggiò al muro per poi cadere in una pozza di sangue. Il ragazzo che avevo salvato mi ringraziò e disse di chiamarsi Peter Whitfield.predatore di templi - foto

Strinsi una grande amicizia con Peter: diventammo un duo invincibile e per le vie della città iniziarono a farsi sentire i nostri nomi. Due anni dopo un organizzazione locale di contrabbandieri e saccheggiatori di rovine antiche ci reclutò tra le sue schiere. Negli anni che seguirono imparai i trucchi del mestiere insieme a Peter, il quale poi divenne il mio contatto diretto con la gilda. Dopo aver fatto un bel po’ di esperienza decisi di lasciare temporaneamente l’organizzazione per viaggiare e vedere un po’ il mondo al di fuori del Droaam.

Durante i miei viaggi imparai un sacco di cose incredibili: uno stregone mi insegnò le basi della magia arcana, dei ranger mi diedero lezioni di caccia, un vecchio eremita mi spiegò un’antica tecnica di combattimento degli elfi… Poi incontrai lei: occhi azzurri, orecchie a punta, capelli lunghi e biondi, un viso talmente angelico da farmi sentire già in paradiso. Si chiamava Ariel Aluyanti, la salvai dall’assalto di un gruppo di hobgoblin che l’avevano messa alle strette.

foto- elfa ranger

Fu subito amore a prima vista. Le mie conoscenze unite alla sua precisione con l’arco ci portarono nei territori di Xen’drik. Esplorammo rovine antiche, recuperando rari manufatti e condividendo ogni singolo attimo di gioia. Gli anni trascorsero felici finché non esplorammo quelle maledette rovine.

Stava andando tutto bene, avevamo anche ritrovato una strana gemma verde simile ad uno smeraldo. Poco prima di arrivare all’uscita, mentre eravamo su una grande scalinata sopra un baratro, un gruppo di stranieri ci intercettò. Dichiararono apertamente di appartenere all’ordine dell’artiglio di smeraldo e che volevano a tutti i costi la gemma. Non eravamo per niente desiderosi di consegnargliela, perciò la battaglia fu inevitabile.

foto - incantatore

Durante lo scontro mi esposi troppo all’attacco del loro incantatore che mi scagliò contro una potente sfera magica. Poco prima che mi colpisse Ariel mi spinse via, facendo impattare l’incantesimo contro un muro portante. Ciò scatenò un cedimento della struttura che iniziò a crollare. Feci in tempo a rialzarmi solo per veder cadere la mia donna amata nel baratro insieme ai detriti della scalinata. Gli unici che si salvarono furono io e il mago, il quale riuscì a sottrarmi la gemma prima di svanire in una nuvola di fumo.

Era caduta per colpa mia. Se solo avessi prestato più attenzione sarebbe ancora qui con me. Da quel giorno promisi a me stesso che avrei completato il sogno di Ariel, visitare tutte le rovine e i luoghi misteriosi di questo mondo, e che mi sarei vendicato di quell’ordine di fanatici. Iniziai così il mio viaggio in cerca di vendetta verso i territori del Breland…

Se il background vi è piaciuto e l’avete trovato interessante, vi invito a lasciare un commento, a condividerlo con i vostri amici e a contattarmi per condividere le vostre storie.

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