Non è facile parlare di Star Wars. Non è facile farlo senza menzionare neanche un punto chiave del film. Ma posso dirvi con certezza assoluta che Star Wars è cambiato. Rian Johnson, regista dell’ottavo capitolo di questa saga stellare, ha fatto veramente un gran lavoro. Ha capito che era necessario cambiare rotta, di staccarsi dalla vecchia trilogia e dare qualcosa di nuovo al pubblico.
Mi piace pensare che J.J. Abrams, come Obi-wan Kenobi, si sia immolato con Il risveglio della forza, rischiando un plagio del capitolo più amato dai fan solo per fare da ponte tra la vecchia e la nuova generazione. Johnson, da bravo padawan, ha sfruttato il suo sacrificio per andare avanti e dare un volto nuovo a questa fantastica saga. “Questa storia non andrà come tu pensi!”. Sono parole che abbiamo sentito pronunciare da Luke Skywalker , uno dei principali protagonisti della vecchia trilogia. Parole che incarnano proprio la sceneggiatura messa in piedi dal regista, che stravolge tutte le regole del gioco.
Sono certo che i puristi non esiteranno a dire che Gli ultimi jedi sia una copia de L’impero colpisce ancora, ma non è così. Le pochissime scene simili, ma allo stesso tempo diverse, sono dal mio punto di vista semplici omaggi per dare un ultimo saluto alla storica trilogia che rimarrà sempre nei nostri cuori. Il nuovo film infatti punta tutto sui nuovi protagonisti della saga, su una nuova generazione di eroi.
Dal punto di vista tecnico il film è uno spettacolo per gli occhi. È un crescendo continuo che regala ogni tipo di emozione possibile: passione, rabbia, battaglie frenetiche, dialoghi carichi di tensione, momenti di silenzio e pace…Un mix che produce uno straordinario equilibrio nonostante la durata del film (152 minuti circa). Il punto di forza di questo nuovo capitolo sono però i colpi di scena (e un ritorno inaspettato) che ti lasciano veramente con il fiato sospeso e la voglia di continuare a vedere la pellicola fino alla fine.
I nuovi volti della saga, affiancati da quelli storici, hanno spinto sull’acceleratore e regalato performance di gran lunga migliori di quelle viste nel capitolo precedente. Le nuove entrate di Kelly marie Tran, nei panni dell’inaspettata eroina Rose, e di Laura Dern, nel ruolo dell’ammiraglio Hamilyn Holdo non deludono le aspettative. Un grande applauso anche per Billie Lourd, figlia dell’attrice Carrie Fisher, che, nonostante abbia un ruolo molto marginale, mette in mostra una grinta eccezionale in memoria della madre scomparsa poco dopo la fine delle riprese. Tuttavia sono un po’ amareggiato per Benicio Del Toro, che recita come al solito un gradino sopra a tutti ma il suo ruolo è troppo secondario e marginale. Una nota di demerito per il capitano Phasma, personaggio poco sfruttato che nel film sembra quasi una semplice comparsa, problema dovuto molto probabilmente ai tagli fatti alla sceneggiatura per accorciare la durata del film.
Gli ultimi jedi non è però una pellicola perfetta. La comicità eccessiva di alcune scene del film ne abbassa il livello qualitativo. Per non parlare dei Porg, piccoli pinguini alieni la cui presenza dovrebbe alleggerire un po’ la tensione nel film, ma che in realtà si limitano ad essere un mero strumento di marketing per vendere una nuova linea di pupazzi targati Disney. Nel complesso la pellicola è perfettamente godibile e rappresenta finalmente qualcosa di nuovo e inaspettato, lo stacco necessario per permettere alla saga cinematografica più acclamata di sempre di lasciarsi il passato alle spalle e fare un passo in avanti verso nuovi orizzonti.